CAMBOGIA

Una terra che ha pianto. Una terra che sorride.

CAMBOGIA

Una terra che ha pianto. Una terra che sorride.

La Cambogia è bellissima.
Me ne sono innamorata al primo sguardo, ammirandola dal finestrino dell’aereo mentre esso scendeva di quota: la osservavo dall’alto e già mi aveva colpito al cuore.

Questa terra ha un’aurea di amore misto ad una lieve tristezza, quasi che bellezza e guerra siano una costante. Ed c’è amore/guerra anche nel maestoso complesso templare di Angkor dove il lavoro minuzioso dell’uomo si sposa perfettamente con ciò che la natura ha creato e, per paradosso, è quella stessa natura che imprigiona le pregevoli architetture ma che permette loro la sopravvivenza, inglobate in un abbraccio di vita.

Molti sono gli uomini che ancora indossano la sciarpa che distingueva i Khmer Rossi quasi fosse un ricordo ma soprattutto un monito a ciò che non deve più essere. Ma ciò che più colpisce sono i sorrisi cortesi dei nuovi cambogiani, che fortunatamente non hanno visto la morte, loro che ora sono la speranza della giovane Asia, il futuro di questo popolo, una volta così glorioso.

La Cambogia è un paese giovane e vivo, in movimento, come me.
Sarà per questo che la sento vicina, le voglio bene.

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