Un grande regalo ad ognuno di noi.

Camminare sotto queste eleganti arcate, che rappresentano uno dei due lati “lunghi” di Piazza San Marco, mi fa ritornare ai fasti della Serenissima. Esse raccontano la storia di una città e della sua potenza per terre e mari ma parlano anche di vita quotidiana e chissà quante dame, con la faccia coperta da lievi maschere di carnevale, hanno calcato questi masegni, magari per incontrarsi con il loro vero amato.

Da qui, ad ogni passo si scorge il lato opposto delle Procuratie, quelle Nuove, quelle che hanno chiuso la Piazza definitivamente, rendendola il gioiello che tutti vogliono vedere.
E dopo 500 anni, questa parte di “Piazza” che è stata il palazzo dei procuratori, dei funzionari che si occupavano dell’amministrazione della città d’acqua oltre alle questioni sociali e dell’assistenza dei più bisognosi, riapre al pubblico, dopo un prestigioso restauro gestito da Generali Real Estate con il progetto dello studio David Chipperfield Architects Milan.

E’ così che la città si riappropria di un luogo meraviglioso, affacciato su quella famosa Piazza, unica Piazza in tutta Venezia, quasi a ribadire che le parole sono sempre importanti.

Il restauro è davvero splendido, riporta all’origine il susseguirsi di stanze che, con un percorso espositivo improntato alla psicologia positiva e dedicato alle attività di The Human Safety Net, il movimento globale di ONG che lavora per persone che vivono in difficoltà, diventano un luogo dove ognuno di noi può viaggiare dentro se stesso, cercando i propri punti di forza.

Un doppio percorso di riappropriamento quindi, della città e del nostro essere.
L’intera ristrutturazione regala inoltre un secondo piano dedicato a sale espositive, dove le finestre coperte da tendaggi semitrasparenti donano, ancora una volta, una meravigliosa vista privilegiata.

Qui mi sono goduta qualche ora di un pomeriggio di inizio estate in cui l’intera città ricomincia a essere invasa da turisti e in queste stanze quasi deserte, mi sono confrontata con me stessa in modo intelligentemente giocoso avendo nuovamente conferma che la creatività e l’apprezzamento della bellezza e dell’eccellenza sono i miei punti di forza.

E qui, per davvero, non si può far altro che apprezzare l’ottimo lavoro offerto da chi ne è il proprietario: la storia che si fà finalmente contemporanea in una città spesso ingessata su se stessa. Questi spazi sono qualcosa che ha veramente un senso, sono un grande regalo ad ognuno di noi.